publicity & news

La comunicazione aziendale cosiddetta “corporate” contiene al suo interno una directory di azione particolarmente interessante, che negli anni scorsi è stata spesso schiacciata dalla promozione del prodotto, della marca e dello stesso marketing. Si tratta principalmente della publicity e, per intrinseca connessione, di tutto ciò che rientra nelle media relations. La trasparenza delle informazioni (in questo senso va inteso il termine publicity) si intreccia naturalmente con la necessità di intessere rapporti con il circuito dell’informazione giornalistica. Un piano di comunicazione articolato e non appiattito sulla banalizzazione del concetto di pubblicità

commerciale (orientata solo alla promozione del prodotto o della marca o dell’azienda) guarda con attenzione ad un aspetto che si trasforma in valore aggiunto: la circolazione di notizie e di informazioni positive attraverso una fonte esterna all’impresa, mediante cioè un soggetto terzo che ne rafforza la credibilità e l’autorevolezza. Mentre un tempo questo compito era nella maggior parte dei casi svolto da quanti si occupavano di pubbliche relazioni, oggi si è resa indispensabile un’ulteriore segmentazione dei profili professionali e delle competenze. Si è andata sempre più affermando, per esempio, l’idea di un ufficio stampa propositivo e propulsivo e non semplicemente strutturato a tutela dell’immagine aziendale.

La costruzione di una buona immagine aziendale non è più solo una questione di identità visiva con tutto il corollario di buone pratiche ad essa connesso. La progressiva affermazione della supremazia della comunicazione integrata ha favorito una visione a trecentosessanta gradi dell’approccio all’esterno: la sensibilità dell’utente finale a valutare con maggiore coerenza i flussi informativi provenienti da un polo “terzo” ha fatto giustamente il resto.